Mostra rotante
Dialoghi biografici immaginari e narrazioni biforcute
25 aprile - 25 maggio 2025
Informazioni sulla mostra
A volte, gran parte della vita contemporanea è avvolta nella poesia della malinconia, della solitudine e dell'assurdità. Il mio lavoro non mira a documentare la realtà, ma a distorcerla, a sovvertirla e a reimmaginarla, riecheggiando i miei impulsi, i miei desideri e i miei pensieri e amplificando queste contraddizioni intrinseche. Come artista sono interessata alle scelte: a ciò che resta da vedere, a ciò che è assente e a come si prendono le decisioni.
Imaginary Biographical Dialogues and Bifurcated Narratives è una serie in corso che prende forma dal mio recente viaggio in Romania, il mio Paese di nascita, dove ho sperimentato l'inquietante dissonanza tra passato e presente, una sensazione che molti immigrati conoscono bene. I paesaggi familiari della mia infanzia mi sono sembrati allo stesso tempo conservati e irriconoscibili, presi nel flusso della trasformazione culturale. Questa serie analizza questa tensione, riflettendo sull'identità in evoluzione della Romania e sul rapporto mutevole tra memoria, luogo e appartenenza.
Intreccio riferimenti storici dell'arte, folklore rumeno e diagrammi architettonici astratti, costruendo "collage" stratificati e non lineari che esplorano il concetto di una nuova utopia sociale. Fondendo lo strutturato con l'organico, lo storico con lo speculativo, mi interrogo su come la tradizione sopravviva, si adatti o si dissolva di fronte all'occidentalizzazione. L'opera è visivamente densa e cattura l'interazione tra nostalgia e progresso, permanenza e cancellazione. Sfuma i confini tra passato e futuro, realtà e immaginazione, creando uno spazio in cui gli echi frammentati della storia si fondono in qualcosa di profondamente personale e universalmente risonante.
Informazioni sull'artista
Emanuela I. Harris Sintamarian
Emanuela Iuliana Sintamarian è un'artista originaria della Romania, ma attualmente vive e lavora a Oakland, in California. Il suo lavoro è informato dal rapporto tra la sua identità e il suo senso di dislocazione, e dai modi che ha escogitato per riconciliare questi elementi incongrui. È interessata alla percezione, alla memoria e alla meccanica del movimento, alla loro traduzione visiva e alle dicotomie ad esse intrinseche. Esplora la fluidità e la tensione generate dalle contraddizioni: il caos organizzato e l'ordine incontrollato, la macchina generata...
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